RELAZIONI ESTERNE: INCONTRI DI ILLY IN VOJVODINA (SERBIA)

Novi Sad/Vojvodina, 02 mar - La Vojvodina, Provincia autonoma della Repubblica Serba, nella parte più settentrionale del Paese (tra Croazia, Ungheria e Romania), presenta delle significative affinità con il Friuli Venezia Giulia, come oggi nella "capitale" Novi Sad hanno analizzato i loro due presidenti Riccardo Illy e Bojan Pajtic. Ambedue dotate di uno speciale statuto di autonomia, con una popolazione simile nel numero (la Vojvodina ha circa 2 milioni di abitanti), ricche di minoranze linguistiche (sono ben sei, in quest'area, le lingue ufficiali), le due realtà puntano ad un deciso incremento socio-economico. Ed in questo suo percorso di crescita, partendo da un'economia in prevalenza agricola, quantitativamente molto florida ma bisognosa di assistenza tecnica e di nuove risorse finanziarie, il Governo della Vojvodina chiede ora al Friuli Venezia Giulia supporto ed aiuto al proprio processo di sviluppo, puntando proprio su una stretta collaborazione con la nostra Regione e su un ricco potenziale umano, costituito da manodopera altamente qualificata e da un buon livello d'istruzione (30 mila gli studenti universitari, con 3 mila docenti). In questo senso si sono accordati i presidenti Pajtic ed Illy (il quale ha ricordato il passaggio che il Friuli Venezia Giulia si appresta a compiere, transitando "da un'era industriale ad un'era della conoscenza"), anche in riferimento all'accordo già siglato tra le due aree meno di due anni fa ed all'avvio negli scorsi giorni del progetto "Iniziative di sviluppo socio-economico" che, espressamente dedicato alle PMI, è stato promosso dal nostro Governo regionale - oggi presente a Novi Sad anche con gli assessori Franco Iacop ed Enzo Marsilio - con la collaborazione di Informest, i cui contenuti sono stati illustrati oggi in uno specifico seminario dal suo vicepresidente Ugo Poli. Il nuovo progetto intende soprattutto sostenere il sistema della piccola imprenditoria locale e l'avvio di partnership pubblico/privato nei distretti occidentali della Vojvodina di Srem e Backa. Il presidente Illy ha osservato che proprio due settimane fa una società regionale (di Mariano del Friuli) ha acquistato un'azienda della Vojvodina impegnata nella lavorazione del legno e nella produzione di mobili e che nell'ultimo biennio circa un terzo delle acquisizioni italiane in Serbia hanno riguardato imprese operanti in Vojvodina, con un investimento iniziale di circa 10 milioni di euro. "Ritengo - ha affermato Illy - che l'avvio di questo nuovo progetto (con un finanziamento del ministero degli Esteri per 380 mila euro, ndr.) non possa che favorire gli investimenti del sistema economico del Friuli Venezia Giulia in questa zona". Illy, osservando che il processo di avvicinamento della Serbia e Montenegro e, dunque, anche della Vojvodina, all'Unione europea offrirà senz'altro ampie garanzie ai possibili investitori esteri, ha quindi segnalato l'interesse della Regione per l'utilizzo nelle politiche di cooperazione economica bilaterale dei nuovi strumenti finanziari elaborati dalla Ue per il periodo 2007-2013 a favore delle Nazioni del Sud-Est Europa. Ma Illy, che ieri ed oggi a Novi Sad ha partecipato assieme al presidente dell'Assemblea parlamentare della Vojvodina Boris Kostres al convegno dell'Assemblea delle Regioni d'Europa (l'ARE, oggi presieduta da Illy) centrato sull'incremento del regionalismo in Europa ed in particolare nel Centro-Est Europa, ha anche sottolineato la necessità di una progressiva crescita della realtà regionali in quest'area. A questo proposito Illy, chiamato nel corso della conferenza stampa finale ad esprimersi sull'attuale difficoltà di dialogo tra Novi Sad e Belgrado in merito all'autonomia della Vojvodina ha dichiarato che "è nell'interesse della Serbia e Montenegro, che ha avviato il suo processo di avvicinamento all'Unione europea, il favorire un rafforzamento delle Regioni, in particolare della Vojvodina. Prima di tutto perché la Ue vede nelle Regioni il soggetto principale per la gestione dei Fondi di coesione e poi in quanto la Vojvodina è il territorio a più alto potenziale di crescita: offrirle quindi più autonomia, più capacità di autogestione, significa favorirne uno sviluppo più rapido, in grado poi di trainare anche il resto del Paese". Il presidente della Regione, prima di lasciare Novi Sad per incontrare domani a Bruxelles il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, si è soffermato nell'ambito del convegno sugli obiettivi dell'ARE, "che domani nella capitale belga illustrerò al presidente della Commissione": favorire la ratifica della nuova Costituzione europea, sostenere il processo di allargamento Ue a tutte le Nazioni del Sud-Est Europa (e partecipare alla discussione anche sui Paesi 'controversi', quali Turchia, Russia, Ucraina), esprimersi a favore di Regioni sempre più dotate di poteri legislativi (per rispondere meglio alle necessità delle sue comunità), incrementare le cooperazioni transfrontaliere ed internazionali. ARC/Roberto Micalli