Trieste, 23 mar - La Regione si impegna alla creazione di un tavolo di lavoro che coinvolga l'Autorità portuale e serva a dar risposte alle istanze del Nuovo Arsenale Triestino, una struttura che, rileva l'assessore regionale alle Attività produttive Enrico Bertossi, "nel contesto industriale di Trieste, fatto di luci ed ombre, è una luce da tenere accesa e potenziare".
Due bacini (uno è il più grande del Mediterraneo), officine di carpenteria, tubisteria e salderia, 150 dipendenti cui se ne aggiungono normalmente un altro centinaio appartenenti all'indotto, un'area occupata di 60 mila metri quadri. Ma anche, e soprattutto, tanto lavoro e contratti con armatori statunitensi, inglesi ed olandesi che hanno portato alla definizione di un piano di investimenti di 13,8 milioni di euro. E' l'attuale realtà del NAT, nato da una costola della Cantieri navali Cartubi di Molo Fratelli Bandiera, un piccolo cantiere che si occupa tuttora di barche da diporto.
Bertossi l'ha visitato oggi assieme all'assessore regionale ai Trasporti Lodovico Sonego, all'amministratore delegato di Friulia Michele Degrassi, all'industriale Andrea Pittini.
Hanno accompagnato il gruppo nel sopralluogo tra bacini di carenaggio e officine l'amministratore unico Giovanni Franco e il responsabile del personale amministrativo Laurent Mariani, che hanno illustrato le attività in corso ed i programmi futuri del NAT. Tra quest'ultimi la sottoscrizione, a giorni, dell'impegno per la realizzazione di un traghetto di 140 metri, un'impresa che richiederà maestranze specializzate sia locali che provenienti dal resto del Paese e dall'estero.
Se dal punto di vista imprenditoriale il quadro è interessante, i problemi tuttavia non mancano. Occorrono infatti maggiori spazi, ha spiegato Franco, per ospitare le fasi di prelavorazione e permettere la realizzazione di nuove strutture, più adeguate alle richieste degli armatori. E occorrono finanziamenti che coprano circa il 50 per cento del piano di investimenti. Esprimendo la sua convinzione che, nel portare avanti le istanze del Nuovo Arsenale Triestino, si debba partire dall'attività industriale e dai programmi della società, Sonego ha proposto l'avvio del tavolo di lavoro con il coinvolgimento dell'Autorità portuale.
Una procedura che Bertossi si è impegnato ad avviare quanto prima nella convinzione, ha detto, che le richieste dell'imprenditore debbano trovare una risposta positiva in modo da assecondare lo sviluppo dell'Arsenale e tenere ben accesa questa "luce" nel panorama imprenditoriale dell'area giuliana.
ARC/Luciana Versi Zambonelli