ILLY VISITA CANTIERE NUOVO OSPEDALE DI UDINE

Udine, 05 apr - "E' una positiva sorpresa. Ero a conoscenza del fatto che i lavori stavano procedendo alacremente e che gli importi erano stati contabilizzati, ma non mi aspettavo uno stato di avanzamento così elevato. Con questi ritmi credo che sarà possibile rispettare i tempi previsti per la consegna". Il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha appena concluso il sopralluogo ai cantieri del nuovo polo ospedaliero udinese e, ricordando la posa della prima pietra, avvenuta anche alla sua presenza nell'ottobre del 2002, manifesta il suo stupore per la rapidità dell'avanzamento lavori. Accompagnato oggi dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, Lionello Barbina, e alla presenza dell'assessore regionale alla Salute, Ezio Beltrame, Illy ha visitato i cantieri del primo e del secondo intervento, che, una volta ultimati, a fine 2007 permetteranno l'utilizzo funzionale della struttura, in attesa della completa realizzazione prevista per il 2012 (il primo dei due interventi dovrebbe essere concluso già a giugno 2006). "Sarà una struttura moderna, funzionale, rispettosa delle esigenze degli utenti e dei loro familiari e in grado di apportare un significativo miglioramento organizzativo delle attività interne dell'ospedale e consistenti risparmi. E' dunque - ha commentato Illy a margine della visita - un vero e proprio investimento rivolto sia alla qualità del servizio, quindi a favore degli utenti, sia all'efficienza, e quindi funzionale per la riduzione dei costi". Illy, a cui il progetto è stato presentato nei dettagli dall'ing. Luciano Zanelli, direttore del Dipartimento tecnico dell'Azienda ospedaliera e dall'arch. Alberto Altieri, progettista del I e del II intervento, ha mostrato interesse per tutte le soluzioni tecniche all'avanguardia illustrate dai progettisti e ha anche suggerito di valutare la possibilità di installare dei collettori solari per la produzione di acqua per il riscaldamento "per consentire risparmio energetico, con un minimo investimento". Velocità dei lavori e programmazione pluriennale sono gli imperativi che si è imposto la direzione centrale della Salute per giungere all'obiettivo della realizzazione completa nei tempi previsti. "Abbiamo risolto alcune problematiche di rapporti che esistevano tra le due aziende, quella Ospedaliera e il Policlinico universitario, con la Regione. Per questo ora stiamo procedendo con particolare velocità" ha commentato con soddisfazione l'assessore Beltrame. "Il secondo aspetto importante è che abbiamo affrontato quest'anno con particolare vigore la programmazione pluriennale, sia finanziaria che strategica. Stiamo lavorando con una visione globale e di lungo termine, tanto che con il piano finanziario triennale stiamo pianificando da qui al 2010 su tutto il territorio regionale". Anche sul versante finanziario pare procedere tutto secondo quanto previsto: "allo stato attuale siamo al 76 per cento di copertura, con l'attuale trend di finanziamento arriveremo al 100 per cento", ha assicurato Beltrame. All'incontro erano presenti anche il presidente e il direttore sanitario del Policlinico universitario, Fabrizio Bresadola e Silvio Brusaferro, il direttore amministrativo e quello sanitario del Santa Maria, Paolo Bordon e Giancarlo Miglio, e il direttore dell'Area investimenti dell'Agenzia regionale della Sanità, Claudio Giuricin. (1 - continua) ARC/Elisabetta Pozzetto Udine, 05 apr - Sarà un ospedale all'avanguardia, integrato e compatto, bello da vedere e facile da fruire, sia per il personale medico che per gli utenti. Il colpo d'occhio che procurerà la cosiddetta "vela", la luminosa e accogliente zona di attesa per familiari e visitatori, è già intuibile nella struttura in cemento, anche se per adesso solo le proiezioni al computer permettono di cogliere l'estetica di questa zona a vetri che sarà una delle innovative parti del nuovo polo ospedaliero. Ma non ci sarà solo alto tasso di estetica nel nuovo ospedale. "L'obiettivo primario - ha spiegato il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Lionello Barbina - sarà quello di superare l'obsoleta struttura a "padiglioni", che crea forti diseconomie di gestione e facilitare invece il collegamento tra le varie attività assistenziali e sviluppare una fortissima interazione tra la diagnostica e le strutture chirurgiche". Attualmente sono in fase di completamento il primo e il secondo intervento. "Il primo intervento - ha illustrato l'ing. Luciano Zanelli -, di cui si stanno ultimando i lavori di finitura, è consistito nella realizzazione di tre piani di degenza ciascuno di 38 stanze, a due posti letto, con una configurazione a forma di ferro di cavallo. Al piano terra sono previsti 22 ambulatori strumentali e specialistici. Il piano seminterrato è destinato a spogliatoi del personale e al percorso sanitario, il piano interrato è destinato a locali tecnici e al percorso delle merci". Il secondo intervento, che complessivamente impiegherà 36 mesi di cantiere ed è stato avviato nella scorsa primavera, oltre al tunnel di collegamento tra il nuovo ospedale e il padiglione Petracco (area materno infantile), prevede la realizzazione delle cosiddette sei "piastre tecnologiche" che conterranno complessivamente 2 Tac, 2 Risonanze magnetiche, 3 Rx tradizionali e 4 Gamma camera, 4 Acceleratori lineari, 12 sale operatorie, 16 posti di terapia intensiva, 15 posti di semintensiva, 10 posti di stroke-unit. Le piastre costituiscono parte dell'ideale pettine che richiama nella forma il cuore del polo ospedaliero e che ha nei "denti" le degenze e le chirurgie. In corso di realizzazione vi è anche la palazzina che ospiterà la Pet TC con l'annesso locale per la produzione dei radiofarmaci, che consta del ciclotrone e del laboratorio di radiochimica. Ancora da realizzare, invece, il padiglione centro servizi e laboratori su tre piani e a forma di chiave: al piano -1 e terra troveranno spazio anche magazzini e officine, mentre al -2 verrà situata una stazione con innovativo sistema robotizzato per il trasporto pesante di merci. Il secondo intervento sarà completo con la costruzione della centrale tecnologica a servizio dell'intero ospedale e del padiglione d'ingresso adibito all'accoglienza. Infine, il terzo lotto, di cui partirà il prossimo anno la progettazione, prevede la duplicazione del primo e secondo intervento (altri 55 mila mq) e quindi la costruzione di altre 15 sale operatorie, 16 posti di terapia intensiva, l'unità coronarica e altri 16 posti di terapia semi intensiva. Sul lato di via Chiusaforte troverà anche spazio il nuovo Pronto soccorso, in sostituzione di quello esistente allocato nel padiglione d'ingresso. La fase di edificazione, al 2010, prevede un costo di 267 milioni di euro e riguarda la realizzazione di tutto il nuovo edificio, di parte del nuovo padiglione tecnico (laboratori, magazzini e officine) e di parte della nuova centrale tecnologica, comprese le gallerie di collegamento. L'importo preventivato risulta finanziato già oggi per 200 milioni sia con fondi statali che con gli stanziamenti regionali, la restante quota (67 milioni), è stato riferito da Barbina, pare ampiamente supportabile attraverso l'impiego dei fondi investimento annui, attribuiti con i rispettivi Piani 2008-2010. (2-FINE) ARC/EP