BERTOSSI A TAVOLO SU PIANO GRANDE DISTRIBUZIONE

Udine, 05 apr - Sul Piano per la grande distribuzione la Regione è disponibile ad apportare alcuni affinamenti, sulla base delle indicazioni formulate dalle categorie interessate e dalle forze sociali, nella consapevolezza però della irrinunciabile necessità di trovare un giusto equilibrio fra posizioni che appaiono fortemente distanti tra di loro. È quanto emerso nella riunione del Tavolo di concertazione, che si è svolta oggi a Udine, con l'assessore regionale alle Attività produttive Enrico Bertossi. "Confermiamo la nostra apertura al dialogo e ad accogliere suggerimenti e miglioramenti - ha detto Bertossi - ma non intendiamo farci imporre delle scelte. Gli stessi pareri espressi in merito al Piano adottato dalla Giunta, fra loro diametralmente opposti e inconciliabili, certificano la difficoltà di trovare un punto di equilibrio in un settore in cui, a causa dell'assenza di regole, è finora regnata l'anarchia". "Con il Piano - ha ricordato l'assessore - si attua uno sforzo di definire finalmente alcune regole certe e di trovare un equilibrio, non fra pressioni contrastanti, ma fra esigenze trasparenti, quelle dei cittadini e quelle dello sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia, in una visione equilibrata fra i vari territori della regione". L'assessore ha voluto precisare la natura del provvedimento adottato dalla Giunta, che è di tipo amministrativo e non legislativo. Non si tratta infatti di un disegno di legge ma di due delibere che, in base a una legge vigente, devono essere ora sottoposte in via formale per un parere obbligatorio, ma non vincolante, all'Assemblea delle Autonomie locali e alla Commissione competente del Consiglio regionale. Bertossi ha escluso che le due delibere possano venire ritirate, ricordando che sono state adottate "sulla base di una precisa norma di legge e dopo un'ampia e meditata analisi e una approfondita discussione, che ha coinvolto le categorie già nella fase progettuale". Nel frattempo c'è ancora tempo per alcuni ritocchi. Oggi al Tavolo di concertazione i rappresentanti delle diverse categorie interessate (commercianti, artigiani, cooperative, sindacati, professionisti) hanno presentato documenti scritti con suggerimenti e proposte di modifica. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno in particolare definito un documento unitario. Sarà molto difficile, ha anticipato Bertossi, trovare un compromesso sulla questione della percentuale, in termini di nuove superfici commerciali, che il Piano riserva alla grande distribuzione rispetto a quella piccola e media. Troppo distanti appaiono infatti le diverse posizioni: oltre il 70 per cento del totale per i sindacati, 50 per cento per i commercianti (nel Piano della Giunta si indica il 60-65 per cento, a seconda dei comparti). L'assessore non ha invece escluso la possibilità di un compromesso sulla questione dell'insediamento commerciale di tipo "outlet" previsto dal Piano, osteggiato dalle organizzazioni dei commercianti. I metri quadrati previsti per l'"outlet" potrebbero essere infatti travasati al centro commerciale di Villesse (Gorizia), le cui superfici indicate nel Piano sono considerate dai sindacati troppo ristrette. Bertossi ha in ogni caso ricordato che molte delle questioni sollevate dai diversi soggetti oggi al Tavolo di concertazione potranno trovare risposta nell'ambito del nuovo Testo unico sul commercio, la cui bozza è in fase di avanzata definizione, e che sarà oggetto di ampio approfondimento con le categorie interessate prima di essere licenziato. L'assessore ha indicato alcuni di questi temi: la piccola distribuzione, i centri storici, la montagna, gli orari di apertura, le attività artigianali. ARC/Paolo Fragiacomo