ILLY ALLA "BROVEDANI", BUONA IDEA SCUOLA MECCANICA

San Vito al Tagliamento, 6 apr - "Per essere precisi" è il motto del Gruppo Brovedani. Niente di meglio per fare capire che tutto in questa azienda leader nella meccanica di precisione è calibrato alla frazione di micron. Dal prodotto fino ai piccoli dettagli delle modalità e tempistiche di consegna. Un altissimo know-how sviluppato in cinquant'anni di attività - prima nella produzione di hard disk per l'IBM e poi nella fornitura di componenti meccaniche per il settore automobilistico per clienti mondiali come Bosch, Siemens, Delphi, Denso, Eaton - , che ora l'azienda vuole trasferire al territorio avviando una scuola di meccanica sul modello "dell'apprendistato tedesco" in azienda, ossia con attività miste di formazione "on the job" e lavoro. L'idea è stata presentata oggi al presidente della Regione, Riccardo Illy, che si è recato in visita all'azienda che ha sede nella zona industriale di Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento, una zona che conta 72 insediamenti produttivi e dà lavoro a 3.200 persone. "L'attività prevalente sarà di formazione del personale e avverrà con lezioni teoriche e pratiche con un piano preciso di trasferimento delle competenze tecniche, gestionali e operative, tipiche delle aziende del settore - ha spiegato il presidente, Benito Zollia -. Tale attività sarà svolta con docenti Brovedani per le tematiche specifiche e con docenti esterni per le tematiche generali, in collaborazione con Università, poli tecnologici, centri di ricerca, scuole superiori, enti di formazione regionali, Enti locali inclusi nella Zipr, Zona industriale Ponte Rosso, e anche con collaborazioni con clienti e fornitori. Ciò che sarà importante è che si arriverà così a creare prototipazioni di nuovi prodotti con la realizzazione di essi mediante tecnologie equivalenti a quelle di serie, come richiesto dai moderni standard qualitativi del settore auto". "E' un progetto innovativo - ha commentato il presidente Illy - che prevede l'impegno di soggetti privati, e questo - ha aggiunto - è un fatto piuttosto raro ma estremamente positivo, oltre che di altri soggetti pubblici e del contributo della Regione. Credo che possa diventare un progetto in grado di aggregare le tante imprese che lavorano nel campo della meccanica e della metallurgia in Friuli Venezia Giulia e che hanno pochi collegamenti tra di loro. Scambiandosi conoscenze e lavorando assieme potrebbero consentire uno sviluppo molto più ampio di questo che è uno dei settori di punta della nostra regione", ha concluso. Un settore in espansione che combatte con l'innovazione la contrazione economica: il Gruppo Brovedani, che conta unità delocalizzate in Italia (Livorno e Bari), oltre che in Francia, da poco in Slovacchia e prossimamente in Turchia, nel solo 2003 ha fatto 12 milioni di euro di investimenti in nuovi macchinari e conta di portare l'attuale quota di dipendenti che è di circa 500 unità (370 sono quelli impiegati nei tre stabilimenti sanvitesi, tra ricercatori, ingegneri e operai ad altissima specializzazione, tra cui il 35 per cento è personale femminile) a quasi 700. Nel corso dell'accurata visita degli stabilimenti, guidata dal presidente Zollia assieme al direttore di fabbricazione, Renato Mascherin, sono stati illustrati i cambiamenti organizzativi avviati dal 2002 che ha comportato la "reingegnerizzazione" dei processi aziendali tramite la gestione per processi. ARC/Elisabetta Pozzetto