ECONOMIA: ILLY, TRASPORTI SVANTAGGIO COMPETITIVO DELL'ITALIA

Genova, 30 nov - "La situazione dei trasporti e della logistica rappresenta, per l'Italia, un autentico svantaggio competitivo rispetto non solo agli altri Paesi europei e agli Stati Uniti, ma anche nei confronti delle economie asiatiche più dinamiche". Lo ha denunciato il presidente della Regione Riccardo Illy intervenendo oggi al convegno "Logistica sostenibile. Pubblico e privato possono vincere insieme", svoltosi a Genova nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa, su iniziativa dell'Associazione per la logistica sostenibile SOS-LOGistica, in collaborazione con il Comune e la Camera di commercio di Genova. Il presidente Illy ha partecipato alla tavola rotonda conclusiva sul tema "Considerazioni e proposte", coordinata dal giornalista del "Sole 24 Ore" Mario Margiocco, assieme a pubblici amministratori, esperti di logistica e imprenditori del settore. L'Italia è in forte ritardo, ha ricordato il presidente, nella costruzione delle infrastrutture di trasporto, sia per quanto riguarda le autostrade che le ferrovie, e non è capace nello stesso tempo di sfruttare uno dei suoi principali vantaggi, vale a dire le "autostrade del mare" per i traffici di cabotaggio da Nord a Sud. Il nostro Paese, ha sottolineato ancora il presidente, rischia di essere posto ai margini a causa della nuova direttrice ferroviaria ad alta velocità e ad alta capacità che si sta completando a Nord delle Alpi, che permetterà alle correnti di traffico dalla penisola iberica all'Est Europa di scavalcare l'Italia. Uno dei maggiori problemi, ha rilevato il presidente, è la lentezza nella costruzione delle opere, se si considera che in un Paese come la Spagna passano solo quattro anni e mezzo dalla decisione di costruire un'autostrada o una ferrovia alla vera e propria inaugurazione. Illy è tornato a questo proposito sulla questione del commissario per la terza corsia dell'autostrada Trieste-Venezia, che potrebbe accelerare notevolmente l'iter procedurale, da un anno e mezzo a due. Alla nomina del commissario, più volte richiesta al Governo, si oppone tuttavia il ministro Antonio Di Pietro. Il presidente è ritornato anche sul tema di un riequilibrio delle tariffe autostradali, che favoriscono nettamente la modalità su gomma (un autocarro "consuma" infatti l'autostrada da 10 a 20 volte di più rispetto a un'automobile, ma paga un pedaggio che è solo di poco più del doppio). Per Illy le tariffe vanno cambiate "rendendole semplicemente più eque", aumentando quelle degli autocarri quantomeno nelle ore diurne, tenendo conto che l'asse della pianura Padana è congestionato anche a causa di un traffico di puro attraversamento. "Forse l'Unione europea - ha commentato Illy - riuscirà a imporci questa semplice misura che, da soli, non siamo capaci di prendere". Illy aveva in precedenza partecipato al "Question time", nel corso del quale il Premio Nobel per l'economia Joseph E. Stiglitz e lo specialista di pensiero creativo Edward De Bono hanno discusso, coordinati dal vicepresidente di SOS-LOGistica Fabio Capocaccia, con esponenti del mondo della Pubblica amministrazione, dell'impresa e dell'Università (con Illy sono intervenuti fra gli altri Santo Versace, presidente della Gianni Versace SpA, Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino, ed Enrico Musso, docente di Economia all'Università di Genova). Il presidente Illy è intervenuto in merito agli accordi di Kyoto, nei quali i limiti di emissioni di anidride carbonica in atmosfera per i singoli Paesi sono calcolati in base alla popolazione, con un sistema di diritti che i Paesi virtuosi possono vendere a quelli che invece li superano. Illy si è chiesto se non sia invece più opportuno basare il calcolo sul saldo delle emissioni, tenuto conto del fatto che le piante sono in grado di assorbire anidride carbonica. Ciò incentiverebbe i singoli Paesi a contenere le emissioni anche con interventi di tutela delle foreste o di riforestazione. ARC/PF