CONVEGNO SU SVILUPPO PMI - INTERVENTO ILLY

Casarsa della Delizia, 26 nov - "La politica economica che abbiamo posto in essere in questa legislatura ha dato risultati importanti circa la ripresa e il consolidamento industriale. Ora nel nostro futuro ci sono fattori di preoccupazione: la quotazione del dollaro e la necessità di attrezzarci diversamente rispetto ai settori produttivi 'maturi'. Ma sono certo che il nostro sistema saprà rispondere positivamente e continuare sul cammino della crescita". Così il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha concluso il suo intervento al convegno sulla LR 4 sullo sviluppo delle PMI. Un intervento articolato, volto da un lato a illustrare il modello di sviluppo che la Regione si è data in questi anni; dall'altro a rispondere alle sollecitazioni venute dai vari interventi. "Il modello di sviluppo del Friuli Venezia Giulia - ha affermato il presidente - si basa su economia, coesione sociale, sostenibilità: quest'ultima è economico-finanziaria, ambientale, ma anche sociale, nel senso che va fatto ogni sforzo per integrare gli immigrati, la cui quota in alcune zone, come il Pordenonese, ha superato di molto il 10 per cento". Per influire sulla crescita economica e produttiva, la pubblica amministrazione - in questo caso la Regione - deve fornire risorse: umane, conoscitive, materiali, amministrative (ovvero una pubblica amministrazione efficace ed efficiente) e finanziarie. Per queste ultime la Regione usa strumenti come Friulia (divenuta Holding), Mediocredito, Frie, le leggi sull'innovazione, sulle PMI (che riguarda anche i Distretti industriali, il cui ruolo può essere utile anche per creare quella "rete" di cui tanto di parla), la "Legge Sabatini". "Il risultati di questa azione - ha continuato Illy - ci dicono che nel 2005 il PIL regionale è aumentato del 3 per cento e che quest'anno dovrebbe arrivare al 2,7: che l'export nel 2006 è cresciuto del 13,9 per cento (nel 2007 arriverà comunque al 13,5), che l'occupazione è cresciuta di 15 mila addetti e la disoccupazione è scesa al 3 per cento, che il turismo quest'anno ha fatto registrare il 5,7 di crescita negli arrivi. Una crescita che dipende certamente dalle imprese e dai lavoratori, ma per la quale qualche merito ha pure la Regione". Sul futuro, come detto, il presidente indica due fattori di preoccupazione (oltre agli "svantaggi competitivi" che penalizzano il Paese): il primo è la debolezza del dollaro, che se ci aiuta per la "bolletta energetica" a lungo può penalizzare il nostro export. "Per questo bisogna puntare sulla produttività per ridurre il costo del bene prodotto e per aumentare retribuzioni e consumi, sempre in attesa della riforma previdenziale". L'altro fattore di preoccupazione riguarda i settori maturi: "oggi i Paesi in via di sviluppo hanno richieste massicce di nostri prodotti come l'acciaio. Ma quando se li produrranno a costi nettamente inferiori? Dobbiamo attrezzarci ora per accelerare la crescita di imprese a più alto contenuto di conoscenza e di innovazione. Per questo bisogna stimolare la creatività: cosa più facile in società con diversità linguistiche e culturali". "In questo senso - ha affermato il presidente rispondendo a una battuta di Morandini, vicepresidente nazionale di Confindustria, circa i costi della legge sul friulano - la Regione ha fatto bene ad approvare la legge su tutela e promozione della lingua e cultura friulana: si è attuata una legge dello Stato, ma si è anche riconosciuto il valore delle diversità. E i Paesi come quelli europei a più elevata diversità linguistica e culturale sono i più creativi e stanno superando gli stessi Stati Uniti in molti progetti". Concludendo, Illy ha toccato altri aspetti, quali la qualificazione dell'occupazione, la semplificazione della burocrazia, l'integrazione e la messa in rete di pubblico e privato, la globalizzazione cui devono guardare le imprese, l'estensione del ruolo di Finest per la penetrazione in nuovi mercati, il ruolo di Friulia nel finanziamento per l'acquisizione di nuove imprese, la possibilità di estendere la "carta servizi" regionale ad iniziative private. Nel convegno di Casarsa, sono state anche presentate dai loro responsabili due esempi concreti di utilizzo della Legge sulle PMI: si tratta di "Coop Casarsa Scarl" (ne ha parlato Alvaro Bari) e di "Eurovideo Spa" (è intervenuto Mario Prataviera). ARC/Nico Nanni