TOCAI: AMBROSIO (MIPAF), ENTRO SEI MESI IL CAMBIO DEL NOME

Udine, 19 mag - Procedura di cambiamento del nome ridotta da un anno a meno di sei mesi, tempestiva predisposizione di una campagna promozionale con un'adeguata partecipazione dello Stato per supportare il lancio del nome sostitutivo del vino, nonché la registrazione della nuova denominazione negli Stati produttori e nei principali mercati mondiali. E' questo l'impegno del ministero per le Politiche agricole assicurato oggi a Udine dal direttore del Dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari Giuseppe Ambrosio all'assessore regionale alle Risorse agricole Enzo Marsilio e ai rappresentanti di categoria nel caso in cui fallissero le trattative che saranno ancora intraprese con l'Ungheria per giungere ad una possibile intesa sulla questione Tocai. "Continueremo comunque lo sforzo diplomatico per valutare se ci siano spazi di intesa con gli ungheresi", ha affermato Ambrosio, che il 9 giugno si recherà in missione tecnica per incontrare il nuovo ministro. Un incontro che precederà l'incontro ufficiale che il ministro Alemanno ha in agenda ad agosto. "Con questo incontro abbiamo voluto fare chiarezza sui tempi tecnici che saranno necessari per il cambio del nome nell'eventualità che gli appigli che, i nostri uffici legali stanno verificando per venire a capo delle vertenze ancora in piedi, vengano meno", ha ribadito Marsilio. Ambrosio, che era accompagnato dal direttore del dipartimento, Abate e dal funzionario Lauro, ha assicurato che il Ministero e la Regione si stanno muovendo nella consapevolezza che il Tocai sia una "proprietà esclusiva e storica" del Friuli Venezia Giulia. "La sentenza grida vendetta - ha detto il rappresentante del Mipaf -. Potrebbero essere imputate colpe di superficialità nel '93 da parte del governo nazionale e regionale, ma resta il fatto che si fa fatica a capire come produttori friulani non possano usare il nome di Tocai e venga permesso invece, in base ad accordi bilaterali con Paesi esteri, di produrlo al di fuori dell'Europa e di commercializzarlo ovunque. Quindi rinnoviamo il nostro massimo supporto alla Regione e ai vignaioli". No ad ulteriori deroghe e raggiungimento in tempi brevi di una scelta condivisa per un nome che parli e sia rappresentativo del territorio: questo è quanto hanno richiesto, compatti, i rappresentanti delle categorie. Sono intervenuti, tra gli altri, l'on. Manlio Collavini, il presidente della seconda Commissione del Consiglio regionale, Mirio Bolzan, Adriano Gigante per Federdoc, Dante Savorgnan per la Confederazione italiana agricoltori, Giorgio Colutta per la Federazione regionale delle Unioni agricoltori, il presidente della Coldiretti regionale Dimitri Zbogar, Noè Bertolin per l'Unione regionale cooperazione, il direttore generale dell'Ersa, Jozef Parente. Ambrosio, accompagnato dall'assessore Marsilio, ha visitato poi la cantina di Edi Keber a Plessiva, una delle principali aziende produttrici di Tocai sul Collio, per verificare direttamente cosa significhi il patrimonio di questo vino nel sistema vitivinicolo regionale. ARC/Elisabetta Pozzetto