ILLY A 40.MO COSTITUZIONE LEGA COOP FVG

Rosazzo, 19 nov - La Lega delle Cooperative del Friuli Venezia Giulia ha celebrato oggi nell'Abbazia di Rosazzo il 40.mo di costituzione, la cui storia e le cui prospettive sono state tracciate dal presidente Renzo Marinig, presenti il presidente della Regione, Riccardo Illy, e il presidente nazionale di Legacoop, Giuliano Poletti, secondo il quale la cooperazione oggi deve coniugare il patrimonio di cultura e tradizioni con la capacità di proiettarsi nel futuro. Nel 1967 le quattro realtà cooperative provinciali del Friuli Venezia Giulia seppero sciogliere le divisioni per unirsi in un unico centro cooperativo regionale. Un traguardo importante, e per tanti versi allora contro corrente, che a 40 anni di distanza appare come pionieristico. Il movimento cooperativo nel suo complesso nel Friuli Venezia Giulia rappresenta oggi (secondo in Italia) 2,3 miliardi di euro, 0,9 dei quali relativi alla Lega Coop; tra il 1971 e il 2006 gli addetti sono passati da 6 mila a oltre 35 mila; il movimento è in rapida trasformazione nei suoi vari settori di attività, adattandosi ai mutamenti del mercato, ma sostanzialmente senza fenomeni di crisi. È questa in sintesi lo fotografia della cooperazione regionale tutta volta al futuro, come emerge dallo studio effettuato da Domenico Tranquilli e Fulvio Mattioni. Le "origini" sono state invece illustrate dal video di Gian Luigi Bettoli con le interviste ai "pionieri" o dei loro epigoni del movimento cooperativo regionale. Un settore economico importante, quindi, al quale il presidente Illy ha portato il riconoscimento della Regione. Nell'occasione ha affermato che "negli ultimi 4 anni la regione ha visto una ripresa economica notevole, i provvedimenti realizzati stanno dando i risultati sperati. I dati Istat sul Pil relativamente al 2005 parlano di una crescita del 3 per cento, i dati di Unioncamere per il 2007 indicano una crescita del 2,7; l'occupazione è salita e la disoccupazione è scesa al 3 per cento; l'export segna un più 13 per cento; il turismo quest'anno ha fatto segnare un più 5,7 per cento negli arrivi. Questo risultato è stato possibile grazie al contributo di tutti, imprenditori e lavoratori, e le cooperative ne sono parte significativa". Circa il futuro, Illy ha indicato come fattori di ulteriore sviluppo la qualità dell'occupazione, stabilizzando il rapporto di lavoro (grazie alla legge regionale sul Buon Lavoro) e migliorando il grado di conoscenza dei lavoratori (grazie alla formazione continua). In secondo luogo la sostenibilità: economico-finanziaria, ambientale e sociale. Circa la sostenibilità finanziaria, il presidente ha richiamato il tema dell'indebitamento della Regione: "noi utilizziamo - ha affermato Illy - il 5,5 per cento delle entrate per pagare gli oneri finanziari dell' indebitamento, quando una legge regionale del 1999 pone tale limite al 20 per cento; l'indebitamento pro capite è di circa 1.300 euro. Con quelle risorse abbiamo finanziato importanti opere pubbliche e investimenti nell'economia che hanno portato alla ripresa descritta e a un aumento delle entrate fiscali della Regione". Circa la sostenibilità, Illy ha fatto cenno all'impegno nel settore dell'energia (manifestato anche dalla Lega Coop), mentre per il sociale il problema fondamentale è operare per l'integrazione degli immigrati, che in alcune zone del Friuli Venezia Giulia hanno superato la soglia del 10 per cento. Il presidente ha quindi espresso il suo compiacimento per la capacità delle cooperative di aver saputo sfruttare il momento di crescita entrando in attività esternalizzate considerate non strategiche dalle imprese. E per essere state "catalizzatore di risorse, 'per trasformarle in impresa', e scuola di imprenditori, nonchè per aver svolto un ruolo di calmierazione dei prezzi, un ruolo sociale determinante nel sostegno alle persone svantaggiate e nel favorire l'integrazione degli immigrati. La Regione ha visto con favore l'attività della cooperazione, ha aggiunto il presidente, ricordando che "è imminente l'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge specifica per il settore e del Codice appalti che riguarda imprese cooperative nel settore costruzioni". "In futuro - ha concluso Illy - la cooperazione guardi alla crescita, approfittando anche della riduzione selettiva Irap che si applica a ogni tipo di impresa, alla qualificazione (perché crescendo il livello del benessere cresce anche la richiesta di qualità) ed all'innovazione". ARC/Nico Nanni