Trieste, 19 nov - Regione e ministero del Commercio internazionale coordineranno le proprie azioni per rafforzare le esportazioni e i processi di internazionalizzazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia. Lo prevede l'Accordo quadro di programma in materia di internazionalizzazione firmato oggi alla Stazione marittima di Trieste, a margine del convegno su "La Turchia in Europa", dal presidente della Regione Riccardo Illy e dal ministro Emma Bonino, presente il sottosegretario Milos Budin. L'obiettivo dell'Accordo firmato oggi - che prevede un puntuale coordinamento di tutti gli strumenti operativi della Regione, del ministero e dell'ICE (Istituto per il commercio estero) - è soprattutto favorire i progetti volti ad affermare la competitività internazionale dell'offerta italiana di beni e servizi. Si prevede inoltre di razionalizzare la rete di informazione sugli strumenti a disposizione degli operatori, raccordare le attività degli Enti pubblici nazionali e dei soggetti economici regionali, realizzare iniziative di marketing territoriale. "L'Italia - ha osservato Illy - è un Paese con un ordinamento giuridico complesso e con competenze spesso frammentate e suddivise fra Stato, Regioni, Province e Comuni. In queste condizioni, le cose possono funzionare solo se si afferma il principio costituzionale di leale collaborazione fra istituzioni, evitando così che le varie azioni si annullino a vicenda". Questo Accordo, secondo Illy, conferma la linea seguita in questi ultimi anni dalla Regione, che da un lato ha puntato a coordinare le attività degli Enti che sul proprio territorio si occupano di internazionalizzazione delle imprese, e dall'altro ha sempre cercato un'intesa con il ministero e con l'ICE. "La peculiarità dell'Accordo - ha rilevato ancora il presidente - è costituita dalla valorizzazione del Friuli Venezia Giulia come piattaforma logistica per l'interscambio commerciale fra l'Europa centro-orientale e il Medio ed Estremo Oriente. Non è infatti sufficiente investire all'estero ed esportare, se non si dispone di adeguate strutture logistiche". Anche il ministro Bonino ha insistito sulla necessità di "fare sinergia", di presentarsi all'estero non in ordine sparso ma sempre come sistema-Paese, unico modo per poter penetrare in grandi mercati come quelli della Cina e dell'India, dove l'Italia si trova a competere con altri Paesi europei che si muovono in modo compatto. Ed è importante coordinare gli sforzi tra pubblico e privato proprio in un momento come questo, ha rilevato il ministro, caratterizzato da un autentico boom delle esportazioni delle imprese italiane, che hanno saputo ristrutturarsi e affrontare con rinnovata forza i mercati internazionali. L'export ha avuto un andamento particolarmente positivo in Friuli Venezia Giulia, con un incremento del 13,5 per cento (contro il 9 della media nazionale). Le esportazioni, ha osservato ancora Emma Bonino, hanno permesso di ridurre in questi ultimi anni il deficit della nostra bilancia commerciale da 17 a 6 miliardi di euro, molto inferiore a quello di Germania, Gran Bretagna e Spagna e addirittura di segno positivo se considerato al netto della bolletta energetica. ARC/PF