Udine, 27 mag - Tutti allo stadio tra sabato e domenica a sostenere con civile passione le due maggiori squadre di calcio del Friuli Venezia Giulia, l'Udinese e la Triestina, in campo allo stadio Friuli contro il Milan e al Rocco con il Vicenza.
L'appello giunge dall'assessore regionale allo Sport, Roberto Antonaz, che per l'occasione ha riunito allo stesso tavolo due ataviche rivalità di campanile, i bianconeri friulani e i rossoalabardati giuliani impegnati, rispettivamente, nella rincorsa alla Champions League e nella lotta per non retrocedere in serie C.
A Udine, così, si sono incontrati nella conferenza stampa voluta da Antonaz i massimi esponenti delle due società, il presidente del CdA dell'Udinese Franco Soldati e il neopresidente della Triestina Flaviano Tonellotto, quest'ultimo alla sua prima uscita ufficiale nelle nuove vesti di successore di Michele Berti.
"Serve - ha affermato Antonaz, che sabato sera sarà in tribuna a Trieste e domenica pomeriggio a Udine - l'apporto di tutti, dei tifosi e dei meno tifosi, per aiutare le due più significative realtà calcistiche regionali a raggiungere traguardi ambiti e molto importanti anche per l'immagine del Friuli Venezia Giulia, conosciuta ovunque per la qualità di un tifo sanguigno ma corretto e assolutamente non violento. Non a caso - ha sottolineato l'assessore - Udine è stata scelta come stadio sperimentale per l'abbattimento delle barriere tra campo e tribune, una prima volta assoluta che coincide con l'ultima giornata di campionato di domenica".
Una scelta non casuale per l'esperimento anti-violenza che il direttore generale friulano, Pietro Leonardi, giudica soprattutto merito di un pubblico rispettoso e sereno che stavolta dovrà essere ancora più di esempio per tutt'Italia, rimanendo sulle tribune anche dopo il fischio finale, mentre la squadra farà il giro del campo, a prescindere dal risultato e dall'obiettivo raggiunto".
L'inedito gemellaggio Triestina-Udinese ha trovato in Soldati, accompagnato anche dal team manager Lorenzo Toffolini, un deciso sostenitore.
"Ottima idea proporre un fronte unico territoriale - ha commentato il presidente bianconero - anche perché le istituzioni, prima fra tutte la Regione, sono vicine ad entrambe con iniziative concrete ad ogni livello".
Emozionato nella nuova veste di massimo dirigente della Triestina, l'architetto milanese Tonellotto non ha lesinato dichiarazioni d'amore e costruttive critiche all'ambiente giuliano.
"Metterò tutta la mia energia e i miei capitali in questa splendida scommessa calcistica - ha annunciato, con a fianco il tecnico Attilio Tesser, il portavoce Carlo Vespasiano e l'addetto stampa Marco Cernaz - ma voglio un deciso salto di qualità in professionalità e concretezza e quell'energia che questa città può e deve dimostrare".
"Niente drammi se la nostra stagione dovesse finire senza l'auspicata salvezza - ha aggiunto Tonellotto - ed è un concetto che ho ribadito alla squadra perché dobbiamo essere carichi ma non tesi nell'affrontare le ultime, decisive partite".
Su due punti il presidente alabardato si mostra deciso, assoluto. Sulla violenza ("non accetterò provocazioni, perseguirò in tutti i modi consentiti chiunque provochi disordini") e sul doping, argomento che lo vede salutista a tutela anche dei prodotti tipici regionali ("niente più pastiglie o integratori, dobbiamo migliorare l'alimentazione sfruttando i cibi sani che in questa regione abbondano"). ARC/Fabio Carini