Grado, 04 giu - Sono oltre 30mila i turisti che ogni anno visitano i parchi e le riserve naturali del Friuli Venezia Giulia che rappresentano l'11,2 p. c. del territorio regionale. Secondo uno studio presentato oggi al convegno "Parchi e Riserve naturali, Risorsa da imparare", organizzato a Grado dalla Direzione regionale risorse agricole, naturali, forestali e montagna allo scopo di promuovere il patrimonio ambientale, ogni presenza ha un beneficio monetizzabile fra i 3,5 e i 7 euro.
In assoluto, come ha spiegato Francesco Marangon (docente di economia dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile all'Università di Udine), in Italia l'ecoturismo comporta un volume d'affari di 5,5 miliardi di euro, il 7 p.c. della redditività turistica. Va però considerato che, secondo stime dell'organizzazione mondiale del commercio (Wto), sono già 750 milioni i turisti che ogni anno si muovono in tutto il mondo, con una previsione di raggiungere il miliardo nel 2010 e il miliardo e mezzo nel 2015 con ovvie ricadute sulla sostenibilità dell'ambiente.
"Di conseguenza - ha affermato l'assessore regionale alle Risorse naturali Enzo Marsilio - non si può quantificare il beneficio dei parchi e delle riserve solo in termini economici perché vanno considerati sempre attentamente gli aspetti della conservazione abbinata allo sviluppo sostenibile del territorio".
"Parchi e riserve - ha aggiunto Marsilio, anticipando anche che presto verrà affrontata la questione del Parco del Carso - non possono autofinanziarsi se non in parte ma è giusto che le eventuali entrate rimangano alla fonte per poter essere opportunamente reinvestite".
"In ogni caso - ha annunciato l'assessore - il turismo di natura dev'essere sostenibile e non a caso la Regione sta reimpostando l'intero settore con l'obiettivo di implementarlo dalle così dette 3 S (sun, sea, sand, ovvero sole, mare e sabbia) ad un più ampio e compatibile turismo a 3 E (emotion, experience, education ovvero emozioni, esperienze ed educazione)".
Al convegno che ha aperto oggi la due-giorni ScuolaAmbiente dedicata alle risorse naturali, sono state presentati i Parchi e le Riserve del Friuli Venezia Giulia ma anche dell'Austria e della Slovenia, considerati veri e propri esempi di cooperazione transfrontaliera bottom up (42 i progetti in corso), ovvero con il coinvolgimento di tutte le realtà per raggiungere obiettivi condivisi.
Nell'estremo Nordest d'Italia si trovano due Parchi naturali (Parco delle Dolomiti friulane e delle Prealpi Giulie), 13 riserve e 27 biotopi che anche domani potranno essere visitati gratuitamente. La riserva della Val Cavanata, tra l'altro, potrà essere raggiunta con bus navetta e biciclette messe a disposizione gratuitamente proprio dal Centro congressi di Grado dove, sempre domani, verranno premiati gli studenti vincitori del concorso "Un'idea per il mio ambiente" a cui hanno preso parte 80 classi elementari e medie di tutta la regione.
ARC/FC