-20 GIORNI AD INAUGURAZIONE GARE OLIMPICHE GIOVENTU' EUROPEA
Atene, 13 giu - "Apollo, dio del sole, e dell'idea di luce, manda i tuoi raggi e accendi la sacra torcia per l'ospitale città di Lignano. E tu Zeus, dà pace a tutti i popoli della terra e incorona i vincitori della sacra corsa".
Poi, pochi minuti dopo mezzogiorno, oggi ad Atene, sulla sacra collina di Pnice, dove gli ateniesi si riunivano per discutere e votare sulle questioni più importanti dello Stato, dove a poche centinaia di metri dall'Acropoli Temistocle, Pericle e Demostene parlavano dalla "bema" (la tribuna degli oratori), le sacerdotesse di Era-Giunione hanno consegnato al giovane Vlamis Fotis, atleta greco del salto con l'asta che sarà presente a "Lignano 2005", il fuoco olimpico dicendogli: "prendilo e diffondilo".
Una cerimonia molto semplice ma altamente emozionante ha contraddistinto oggi nella capitale greca il passaggio del fuoco di Olimpia dalle mani del presidente del Comitato olimpico greco Minos Kiriakou al presidente del Comitato organizzatore di "Lignano 2005" Emilio Felluga ed al sindaco di Lignano Silvano Delzotto, i quali hanno successivamente affidato la lampada accesa con il fuoco olimpico ad Elisabetta Marin, l'atleta del Cus Trieste che ha partecipato nella specialità del giavellotto ad "Atene 2004".
Le sacerdotesse hanno acceso il sacro fuoco alle dodici in punto, mentre risuonava l'antica invocazione ad Apollo che ad Olimpia, attorno al mille avanti Cristo, di fatto apriva i Giochi olimpici: "Sacro silenzio, lascia che il cielo, la terra, il mare e il vento risuonino. Che le montagne restino silenti. Che cessino i suoni e il verso degli uccelli. Affinché Febo, il re che porta la luce, sia con noi. Apollo, re del sole e della luce, manda i tuoi raggi e accendi la sacra torcia".
Presenti, tra gli altri, il ministro greco della Cultura Fani Petraia, i sottosegretari allo Sport, Yorgos Orfanos, ed alla Cultura, Petros Tatulis, il membro del Comitato olimpico internazionale Nicolau Lambis, il presidente del Comitato ellenico per la Torcia olimpica, Zoidis Charalambos, il primo segretario dell'Ambasciata Italiana ad Atene Ugo Ciarlatani, e - per "Lignano 2005" - l'assessore comunale allo Sport di Lignano Giovanni Iermano, il vicepresidente del Coni del Friuli Venezia Giulia Giuliano Gemo, il segretario generale Piergiorgio Baldassini ed il direttore sportivo Ernesto Zanetti, nel suo intervento il presidente Kiriakou ha sottolineato come la fiamma è stata accesa oggi per "Lignano 2005", "dove saranno in competizione quei giovani che fra pochi anni primeggeranno non solo nello sport ma anche nella vita".
"Oggi questa fiamma, che simboleggia la pace, inizia il suo viaggio verso Lignano - ha quindi sottolineato Kiriakou - e fra pochi mesi sarà nuovamente portata, questa volta dall'antica Olimpia, in Italia, alla volta di Torino 2006".
Con molta emozione (leggendo il suo intervento protocollare in greco) il presidente Felluga ha poi confermato che "è nostro desiderio che Lignano 2005 non sia solo manifestazione agonistica, bensì momento di collegialità e di amicizia tra i giovani all'insegna degli ideali olimpici in una regione punto d'incontro delle culture latina, tedesca e slava".
"Ad Atene 2004 gli atleti del Friuli Venezia Giulia hanno conquistato sette medaglie olimpiche - ha ricordato Felluga - ed è con profonda commozione, mista ad orgoglio, che oggi chiediamo al Comitato olimpico greco di offrirci la sacra fiamma olimpica quale testimone antico e moderno dei grandi valori che hanno ispirato la civiltà ellenica, alla quale ci sentiamo profondamente legati".
"Che Lignano 2005 - ha concluso il presidente del Coni - sia una vera festa dei giovani, che si incontrano e si confrontano in pace ed all'insegna della lealtà olimpica".
Il fuoco di Olimpia, ora affidato ad Elisabetta Marin, giungerà questa sera (LUNEDI' 13/6, ndr) all'aeroporto di Ronchi dei Legionari proveniente da Atene e Roma e giovedì inizierà da Tarvisio, esattamente alle ore 11.00, il suo lungo percorso regionale di avvicinamento a Lignano, toccando una ventina di comuni, grandi e piccoli, di tutta la regione; a Lignano giungerà la sera del 3 luglio, per accendere il tripode che di fatto inaugurerà l'ottava edizione degli Eyof 2005.
Dopo "Lignano 2005" la fiamma olimpica tornerà nuovamente in Friuli Venezia Giulia nel gennaio del prossimo anno; ma sarà quella dei Giochi olimpici invernali di "Torino 2006", che sarà portata a Trieste (arrivando da Venezia) il 18 gennaio, ad Udine il giorno successivo ed a Tarvisio (per proseguire verso Belluno) il 20 gennaio.
Se l'origine della fiamma olimpica risale ai Giochi dell'antichità ad Olimpica, quando gli atleti gareggiavano in una staffetta passandosi tra di loro una torcia, nell'era moderna la fiamma olimpica è stata "riscoperta" alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928. Rinasce invece con le Olimpiadi di Berlino 1936 l'idea della staffetta olimpica e da allora il percorso della torcia olimpica è divenuta una tradizione fondamentale. Una tradizione però riservata esclusivamente alle Olimpiadi, ai Giochi olimpici invernali ed alle Gare olimpiche della Gioventù europea, di cui Lignano 2005 è l'ottava edizione, dopo Parigi 2003 e Belgrado 2007.
ARC/Roberto Micalli