San Daniele, 22 giu - Un municipio in una villa di inizio secolo posta su un colle panoramico e immersa in un parco con essenze pregiate e alberi secolari: è il sogno per qualsiasi amministratore comunale poter offrire come "casa per tutti i cittadini" una sede così suggestiva e prestigiosa.
A San Daniele del Friuli è successo dopo anni di attesa, e oggi, alla presenza del presidente della Regione Riccardo Illy e di quello del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, il sindaco della cittadina collinare Gino Marco Pascolini ha tagliato il nastro di villa Serravallo, nuova sede del Comune. 
La villa, che sorge su un ettaro di terreno, ha caratteristiche tipiche di molte residenze nobili d'inizio secolo con decori liberty, e fu ideata nel 1906 dal conte De Concina come residenza estiva per il cognato dottor Serravallo, nobile di cittadinanza austroungarica e farmacista a Trieste. Il parco, concepito come un orto botanico, è dotato di essenze e specie arboree di notevole pregio naturalistico. 
"Si è voluto che gli uffici comunali - ha spiegato il sindaco - che sono il primo presidio sul territorio per la cittadinanza, fossero situati in un luogo importante e significativo. Questa scelta pone inoltre un legame con il futuro: il parco dovrà diventare un luogo legato alla ricerca - è allo studio infatti un progetto con l'Università per la realizzazione di un "giardino dei semplici", anche per la valorizzazione delle essenze di pregio che sono state piantate - e per lo svago dei cittadini".
Non a caso San Daniele è una "città slow", aderente al circuito internazionale del buon vivere. "Una certificazione ambientale - ha detto Pascolini - che è stata ottenuta anche grazie a queste scelte operative, che sono state sostenute dalle risorse della Stato e della Regione per la ricostruzione post terremoto".
"E' un immobile bellissimo, una ricostruzione realizzata a regola d'arte che sarà una splendida casa per tutti i cittadini - ha commentato Illy -. Anche l'idea di rendere fruibile questo parco mi sembra eccellente. Le amministrazioni comunali, e lo so bene perché ho fatto il sindaco per quasi otto anni - ha aggiunto il presidente della Regione - hanno responsabilità molto importanti perché la maggioranza dei servizi pubblici che vengono erogati ai cittadini sono ora gestiti dai Comuni. In futuro questo municipio servirà anche per svolgere le nuove funzioni che competeranno a tutti i Comuni.".
Illy, da San Daniele lancia anche un messaggio alle Province, annunciando il prossimo disegno di legge di riforma dell'ordinamento delle Autonomie locali.
"Queste competenze cresceranno ancora in futuro, quando avremmo trasferito altre competenze gestionali e amministrative principalmente ai Comuni. Ma lo faremo anche alle Province, che si sono forse troppo allarmate leggendo solo un documento di indirizzo su un disegno di legge, di cui fra pochi giorni renderemo pubblici tutti i contenuti. Le Province potranno così constatare che anche a loro verranno trasferite, oltre che mantenute, adeguate competenze". 
Infine, il presidente si è soffermato sull'importanza del distretto alimentare. "San Daniele è capofila di un distretto che è fondamentale per l'economia regionale, un settore che con innovazione e qualità dei prodotti dimostra di poter competere sui mercati e di resistere alla congiuntura economica sfavorevole", ha concluso Illy.
Alla cerimonia di inaugurazione, i cui locali sono stati benedetti con una litania patriarchina recitata in friulano da don Romano Michelotti, parroco di Villanova, sono inoltre intervenuti il presidente del Consiglio, Alessandro Tesini e quello della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo. Presenti numerose autorità: tra gli altri, l'assessore regionale alle Autonomie locali, Franco Iacop, i consiglieri regionali, Paolo Menis(già sindaco di San Daniele), Alessandra Battellino e Roberto Molinaro, il prefetto di Udine, Camillo Andreana.
ARC/Elisabetta Pozzetto