PACE: PRESENTATE A UDINE LINEE GUIDA NUOVA LEGGE REGIONALE

Udine, 10 giu - Che la pace sia un'aspirazione di tutti è fuori di dubbio; come e cosa fare per raggiungere un obiettivo certamente non facile e che passa attraverso la diffusione prima di tutto della "cultura della pace" può divenire motivo di dibattito. Ne è prova il fatto che nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - dove la prima legge sulla pace data al 1987 - esistono ben tre diverse proposte di legge tese a innovare e modificare quella norma, mentre ne è allo studio una quarta, le cui linee guida sono state presentate stamani a Udine nella sede della Regione. Non si tratta - è bene chiarirlo - di una "battaglia" fra diverse proposte di legge, bensì di un percorso condiviso verso una proposta che vorrebbe avere il più ampio consenso e che, è stato affermato, non vuole essere di iniziativa della Giunta regionale, bensì del Consiglio. Alla presenza dell'assessore regionale alla Cultura e alla Pace, di parecchi consiglieri regionali, alcuni dei quali hanno illustrato i contenuti delle rispettive proposte, sono state presentate appunto le linee guida della bozza di una legge, che al pari di quella sull'immigrazione, nasce da un percorso ampio e condiviso, iniziato oltre un anno fa e che dopo l'incontro di oggi - al quale erano invitati rappresentanti di Enti locali, associazioni, comitati e realtà varie attivi nella cultura di pace, approderà alla stesura dell'articolato. Alla base del lavoro e delle varie proposte vi è la convinzione, ha sostenuto l'assessore, che il tema della pace sia non "uno", ma "il" tema politico attorno al quale far ruotare tutte le altre scelte, perché senza pace non ci può essere prospettiva di vita, di futuro, di sviluppo. Dove per secoli vi è stata presenza militare, può divenire laboratorio di nuovi scenari e agire concretamente perché quello della pace non sia sogno, ma prospettiva concreta. Una riflessione sul significato culturale, etico, politico del percorso intrapreso è venuto da don Pierluigi Di Piazza, secondo il quale la cultura della pace deve nascere da un raffronto costante con la storia intesa come "patrimonio cui attingere per costruire la pace", chiedendo alla politica di essere "alta e di prospettiva". Il coordinatore del gruppo di lavoro per la proposta di legge, don Andrea Bellavite, ha quindi illustrato le linee guida del provvedimento. In sostanza, accertato che la legge ha come principi ispiratori la Costituzione della Repubblica, la Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo e il nuovo Statuto della Regione Autonoma (ora all'esame del Parlamento), i suoi obiettivi primari sono la promozione e la garanzia del rispetto dei diritti umani e la formazione ad una convivenza pacifica e non violenta fra soggetti e comunità nella regione e fuori di essa. Si tratta dunque di configurare il Friuli Venezia Giulia come centro propositivo di studi e ricerche, di iniziative formative, ricreative e didattiche che abbiano come finalità la crescita di una cultura della convivenza, della giustizia, della nonviolenza attiva, dell'accoglienza nella reciprocità, della cooperazione solidale fra i popoli, in accordo con lo spirito e la lettera della legislazione regionale sulla cooperazione, sull'immigrazione e sul volontariato sociale. Le linee guida prevedono la più ampia collaborazione fra Regione e Enti locali nell'attuazione degli interventi; riconoscono l'importanza fondamentale della scuola e dell'informazione; valorizzano i progetti mirati a riconoscere il legame fra pace e attività economica; sostengono le iniziative volte a valorizzare luoghi storici a simbolo di pace. Inoltre andranno favoriti i progetti di riconversione delle strutture militari in strutture civili, nonché delle industrie belliche, e la formazione di corpi civili di pace. Punto centrale sarà la realizzazione dell'Agorà della pace del Friuli Venezia Giulia, ambito di incontro, confronto e riflessione nel quale siedano rappresentanti di enti, istituzioni, forze sociali, con un Centro di elaborazione, documentazione e ricerca sulla cultura della pace. Il 10 dicembre di ogni anno, infine, diverrà nel Friuli Venezia Giulia "Giornata per la pace e per i diritti umani". Dal dibattito sono emerse osservazioni, proposte, richieste, che vanno ad arricchire le linee guida. L'incontro di Udine si è concluso con l'impegno a trasformare rapidamente quelle linee in un articolato da presentare alla Commissione consiliare competente (la Sesta), che dovrà poi affrontarne l'esame già dai prossimi mesi. ARC/Nico Nanni